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Linde Burkhardt di 2009
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Vincenzo Oste mi ha sottomesso una proposta sorprendente, quella di fare, “a quattro mani”, una collezione di gioelli in argento. Da prima ho disegnato. In seguito, Vincenzo mi ha, con grande pazienza, mostrato come si lavora la cera fusa. Dopo poco tempo, mi sono lasciata trascinare dal modellare con con la cera, capendo il vantaggio del modellare sul disegno: l'oggetto appare subito come verra nella realizzazione finale. Sono nati cosi, un gran numero di prototipi in cera, e Vincenzo aveva il supplizio della scelta finale da poi realizzare in gioelli da portare e da mettere in mostra. Il nostro lavoro a “quattro mani” è terminato. Mi sono arrichito di una nuova sperimentazione. Mi viene a mancare l'odore della cera fusa sulla lastra di marmo. Non solo l’odore, ma il modellare con il calore delle propie dita, tagliare e plasmare la cera dopo aver riscaldato lo strumento per formare l'oggetto. Grazie a Vincenzo. |
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